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C’è chi tocca l’anima e c’è chi invece…

La prima volta che ho provato a toccarti era quasi notte. Ti parlai a lungo e ti vidi vacillare. Ti raccontai di me, delle mie ferite, dissi dei miei sogni, di quanta pelle fosse passata tra me e il mondo. Mi guardavi rapito e ogni parola era un pugno alla tua anima.

I minuti si fecero ore e non trattenni per me alcun segreto. Carne, occhi, bocca, mani, sangue, peli, gocce di sudore. Confessai ogni cosa e ti fece un brutto effetto perché l’intimità è una cosa dura da digerire.

Non c’erano secondi fini, erano solo parole ma tu ti sentivi sconfitto. Nessuna mai ti aveva messo così in pericolo. Vortice, dubbio, orrore, panico, rischio, pulsione.
Nessuno mi aveva detto di quanto fosse pericolosa la complicità. Brutti scherzi della mente che illude e delude senza lasciarti nessuna alternativa.

Continued…

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Brunella e la vipera

Brunella aveva cercato quel lavoro per anni e finalmente lo aveva trovato. Avrebbe fatto quello che la appassionava di più e avrebbe lavorato con altre donne. Sarebbe stato bellissimo.

La persona con cui avrebbe lavorato aveva più o meno lo stesso incarico. Entrambe si sarebbero occupate di questioni importanti. Si dissero che avrebbero dovuto collaborare.

Il primo giorno la sua collega fu tutto un cinguettare di complimenti e belle parole. Grandi sorrisi e complicità. Brunella le disse tante cose, parlò di se’, delle sue passioni e pensò di aver trovato un’amica. Ancora non sapeva che la collega stava tessendo la sua tela.

Il secondo giorno Brunella ricevette una chiamata dal capo che le fece grandi complimenti perchè lei non era una donna comune. Di grande intelligenza e spirito di iniziativa, disponibile con il mondo, metteva tutti di buon umore. La collega fece una smorfia e il viso rinsecchito quasi si spense in una espressione opaca.

Continued…

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