Prima metà anni ottanta. Peppino Impastato era morto da poco. Pippo Fava ancora no. Fare femminismo in Sicilia voleva dire essere considerata buttana o lesbica, con tutto quello che comportava. La droga ammazzava i compagni. Quelli intelligenti. I migliori, così si diceva.
In paese c’era una radio privata che si chiamava Radio XXX International. Si sentiva solo nel raggio di pochissimi chilometri. Poi c’era Radio Rose Rosse. Eravamo nel mezzo di una battaglia tra clan mafiosi senza eguali. I nuovi capi combattevano i vecchi. I proiettili beccavano chiunque.
A noi imponevano un coprifuoco. C’erano le stragi. Esplodevano aerei, persone, posti. Erano sempre incidenti. Bombe che passavano per caso.