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Stupri: due pesi e due misure

Due interrogatori. La stessa donna. Due stupri. Il primo commesso da un romeno. Il secondo commesso da un italiano.

Luogo: stanza con un tavolo, due sedie. Personaggi: inquirente, denunciante. Nei dialoghi i due personaggi saranno indicati con I e D.

Primo interrogatorio

Stanza illuminata, sul tavolo: acqua, fazzolettini. Una atmosfera accogliente. Giusta temperatura, ne’ calda ne’ fredda. L’inquirente siede sullo stesso lato della denunciante. Espressione comprensiva, incoraggiante.

I – Signorina la prego si accomodi. Mi dica tutto. Vuole un po’ d’acqua? Desidera la presenza di un familiare? Una psicologa? Ha bisogno di assistenza?

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Posted in Racconti 2009, Storie violente.

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L’emigrato siciliano e la donna nigeriana

Il treno è puntuale. Bagaglio, posto a sedere, solita acquisizione dati per memorizzare le facce che ti stanno attorno. Perimetro sotto controllo. Si parte.

Il treno viaggia decentemente fino ad un certo punto. Poi comincia il calvario. Napoli è la bocca dell’inferno. Il treno ritarda alla partenza di due ore e mezza, carica persone come fossero sacchi di patate, ammassati in ogni dove, tickets di viaggio garantiti a chi viaggerà in piedi e trascorrerà la notte ad assorbire la merda depositata per terra.

Viaggio che fai e personaggi che trovi. Il trevigiano sostiene che a treviso funziona tutto anche se il sindaco è un po’ sopra le righe. Come dire: se i servizi di una città sono efficienti i sindaci possono anche permettersi di parlare di sterminio dei rom. Una specie sacrificio umano come ricompensa all’efficienza amministrativa.

Continued…

Posted in Racconti 2009, Racconti palermitani.

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