Nel nord ci sono tralicci lungo tutte le strade. Inquinano e illuminano. Fanno venire mal di testa talmente grossi che li puoi toccare con le mani. Nel sud con le mani afferri solo il buio. In Sicilia basta un temporale, a volte anche una folata di vento, per rimanere senza luce. In casa avevamo tante candele. C’erano quelle lunghe e bianche, fatte per durare. Si mettevano al centro della tavola dove si svolgeva tutta la nostra vita. Mangiare, bere, parlare, studiare. A volte anche litigare. Poi c’erano le candele per i morti, i lumini. Si lasciavano negli angoli dei pianerottoli delle scale. Perché andare a fare pipi’ altrimenti diventava una avventura senza fine. In bagno si portava la candela dell’ultimo scalino. Poi bisognava rimetterla a posto.
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